A Heidelberg, Germania, conosciuta come la città della scienza, sorgerà il più grande edificio stampato in 3D d’Europa. I muri principali verranno eretti in sole 140 ore. Questa struttura, che sarà completata a luglio, non sarà realizzata con i polimeri tradizionali delle classiche stampanti 3D, ma con calcestruzzo riciclato e riciclabile una volta raggiunta la fine della sua vita utile.
L’edificio ospiterà un data server e un hotel e avrà una dimensione di 54 metri di lunghezza, 9 metri di altezza e 11 metri di larghezza. Il principio alla base delle stampanti 3D consente la realizzazione di strutture imponenti, sostituendo i materiali plastici comunemente utilizzati nelle stampanti FDM con alternative adatte anche all’edilizia. Nel caso di questa iniziativa, guidata da Peri 3D Construction e basata sui progetti degli studi di architettura SSV Architekten e Mense-Corte, tutto assume dimensioni extra-large.

Il principio di funzionamento rimane lo stesso delle stampanti 3d tradizionali: gli strati vengono sovrapposti per creare muri a una velocità incredibile, pari a 4 metri quadri all’ora. Il cantiere è stato aperto a fine marzo e l’edificio che ospiterà l’Heidelberg IT Management, con il suo data center e un hotel, sarà inaugurato a luglio, una volta completate le rifiniture necessarie.
Rispetto a un edificio simile in cemento, l’impronta di carbonio sarà ridotta del 55% e tutti i materiali potranno essere completamente riciclati e riutilizzati in caso di demolizione futura. Come sottolineato dal fondatore della società Cobod, la stampa 3D nell’edilizia offre due grandi vantaggi: la velocità di esecuzione e la massima libertà creativa. Questa tecnologia è già stata utilizzata in diversi settori, dalla costruzione di pale eoliche per centri residenziali a basso costo in Africa, fino alla realizzazione di moderni edifici per uffici in Germania.